QUANTO COSTA IL CERTIFICATO DI AGIBILITÀ?
- Gabriele Deodati
- 16 ott 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Quando si realizza una nuova costruzione, si ristruttura, si sopraeleva o si eseguono importanti interventi su edifici preesistenti, è richiesta l’agibilità. Questo significa che l’edificio deve essere idoneo ad accogliere persone in conformità alle normative vigenti in materia di sicurezza, igiene e risparmio energetico, indipendentemente dalla sua destinazione d’uso. In passato, questa idoneità veniva attestata con il cosiddetto “certificato di agibilità”, rilasciato dal Comune anche mediante il meccanismo del silenzio-assenso: se il richiedente non riceveva una risposta entro 60 giorni dalla richiesta, il certificato veniva considerato rilasciato.
In realtà, dal 2016, tale documento non esiste più, anche se comunemente si continua a utilizzare questo termine.
Oggi la procedura per ottenere il certificato di agibilità è stata sostituita dalla presentazione di una “Segnalazione Certificata di Agibilità” (SCA), redatta da un tecnico che si assume la responsabilità penale per le dichiarazioni contenute nella SCA stessa. La SCA attesta che l’immobile soddisfa le condizioni minime richieste affinché possa essere considerato abitabile, garantendo la conformità alle normative riguardo a igiene, salubrità, e risparmio energetico dell’edificio e dei suoi impianti, nonché la corrispondenza all’originale progetto e la sua agibilità.
Come funziona la SCA (Segnalazione Certificata di Agibilità)?
La SCA è presentata dal direttore dei lavori o da un professionista abilitato che attesta che l’immobile soddisfa tutti i requisiti imposti dalla normativa vigente, rilasciando una sorta di autocertificazione. Una volta presentata la SCA, l’immobile può essere utilizzato senza dover attendere una risposta o un’autorizzazione dal Comune.
Quando si presenta la SCA?
La SCA deve essere presentata per interventi specifici stabiliti per legge, tra cui la costruzione di nuovi edifici, la ricostruzione o la sopraelevazione (totale o parziale) di edifici esistenti, o interventi sugli edifici esistenti che possono influenzare le condizioni di sicurezza, igiene, salubrità e risparmio energetico degli edifici e dei relativi impianti.
La SCA può riguardare singoli edifici o singole parti di un edificio, purché siano funzionalmente autonomi e siano state completate le opere di urbanizzazione primaria relative all’intero progetto edilizio. La SCA può anche essere applicata a singole unità immobiliari, a condizione che siano state completate le opere strutturali connesse, siano conformi agli impianti e siano state completate le parti comuni e le opere di urbanizzazione primaria in relazione all’edificio oggetto dell’agibilità parziale.
Chi deve presentare la SCA?
La SCA può essere presentata dal titolare del permesso di costruire, dalla persona che ha presentato la Segnalazione Certificata di Inizio di Attività (SCIA), dai loro successori o aventi causa o dal proprietario dell’immobile. La presentazione della SCA deve avvenire entro 15 giorni dalla conclusione dei lavori di finitura presso lo Sportello Unico dell’Edilizia del Comune in cui si trova l’immobile.
Per presentare la SCA, è necessario compilare un apposito modello disponibile presso il Comune o scaricabile online, nel quale deve essere inserita, tra le tante, anche la data prevista di fine lavori. Alla SCA va allegata la ricevuta di pagamento dei diritti di segreteria, una fotocopia del documento di identità del richiedente o del tecnico, il certificato di collaudo statico o una dichiarazione di regolare esecuzione dei lavori, la dichiarazione di conformità alle norme sull’accessibilità e il superamento delle barriere architettoniche, gli estremi dell’aggiornamento catastale e la dichiarazione dell’impresa installatrice o il certificato di collaudo degli impianti, se previsto.
Quanto costa la SCA (ex certificato di agibilità)?
I costi per la presentazione della SCA possono variare da Comune a Comune, ma in generale, comprendono i diritti di segreteria (circa 150 euro), le marche da bollo (16 euro), l’onorario del tecnico che redige la SCA (da 120 a 1.500 euro), il costo del collaudo statico (da 400 a 4.000 euro) e la verifica degli impianti (da 80 a 300 euro). La mancata presentazione della SCA può comportare sanzioni amministrative pecuniarie che vanno da un minimo di 77 euro a un massimo di 464 euro, a seconda del ritardo nella presentazione.
Fonte immobiliare.it






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